'NDRANGHETA, SEQUESTRATI BENI PER 1,5 MILIONI DI EURO AD UN IMPRENDITORE

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La Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Servizio Centrale ICO ha sequestrato beni per un valore di 1,5 milioni di euro a un imprenditore edile, Giuseppe Sposato, 54 anni, indiziato di intraneità al gruppo mafioso “Sposato-Tallarida”, attivo a Taurianova (RC) e zone limitrofe. Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – presieduta da Ornella Pastore – su richiesta del Procuratore Aggiunto Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Procuratore Giulia Pantano. La figura di Sposato era emersa nell’ambito dell’operazione “Terramara Closed” condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, dal Reparto Operativo dell’Arma dei Carabinieri e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria – coordinati dalla citata Direzione Distrettuale Antimafia – conclusa, nel mese di dicembre 2017, con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 47 soggetti – tra cui il predetto imprenditore, per i reati – tra l’altro – di associazione per delinquere di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso, poiché ritenuti intranei alla cosca di ‘ndrangheta “Avignone – Zagari – Fazzalari – Viola” attiva nel mandamento tirrenico della provincia reggina; cautelari reali su un patrimonio costituito dai compendi aziendali di imprese/società, beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore stimato complessivamente in euro 25 milioni.

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