“Con soddisfazione abbiamo visto confermare ancora una volta il diritto della Cgil a costituirsi parte civile nei processi per i fenomeni di criminalità organizzata che attaccano il mondo del lavoro e che, inevitabilmente, comprimono i diritti fondamentali di tutti lavoratori e di interi territori”: lo scrive in una nota la Cgil nazionale – assieme alle sezioni della Calabria e dell’Emilia Romagna e alla Fiom-Cgil Parma commentando quanto avvenuto ieri nell’udienza presso l’Aula Bunker del Palazzo di Giustizia di Catanzaro, dove il Giudice per l’Udienza Preliminare ha deciso sulla partecipazione delle parti civili al processo “Stige”; giudizio che coinvolge 188 imputati e la cosca ndranghetista “Farao-Marincola”, operante principalmente nel crotonese, ma con diramazioni ed interessi nella Provincia di Parma e in Germania. “Un risultato molto importante- conclude il sindacato – che si aggiunge ai rilevantissimi esiti conseguiti dalle Organizzazioni sindacali nell’ambito del procedimenti giudiziari di “Aemilia”, con la sentenza della Corte di Cassazione sui riti abbreviati e con la sentenza di primo grado del Tribunale di Reggio Emilia dei giorni scorsi”.