La consulenza che la procura di Crotone ha affidato all’ammiraglio Salvatore Carannante, ricostruisce le ultime ore di navigazione del caicco “Summer Love”, naufragato il 26 febbraio scorso a Steccato di Cutro, tragedia che costò la vita ad oltre 90 persone tra uomini, donne e bambini. Nel documento si evidenzia che il velivolo “Eagle 1” di Frontex aveva avvertito della presenza, alle 22.26 del 25 febbraio, di una imbarcazione sospetta che procedeva, con rotta 296 gradi ad una velocità di 6 nodi. Secondo questa indicazione, scrive l’ammiraglio Carannante, utilizzando la cartografia Open street map indicata da Frontex, tracciando la rotta del caicco, questi sarebbe dovuto arrivare nella zona di Copanello, all’incirca alle ore 7.20 della mattina del 26 febbraio. Ma, dall’analisi dei due fotogrammi forniti da Frontex, emergerebbe che «la rotta media seguita dall’imbarcazione in questo lasso di tempo era di 325 gradi e non 296 gradi come indicato nel rapporto di missione»: con questa rotta, la “Summer Love” «sarebbe giunto a Isola Capo Rizzuto, ovvero in una posizione di circa 8 miglia nautiche più ad est dal luogo dove sono stati poi trovati i rottami del delitto».