Giornate intense al Csm, per chiudere entro i tempi prefissati il caso Napoli, legato alla nomina del nuovo procuratore. Appuntamento fissato per il prossimo 26 luglio, quando l’assemblea di Palazzo dei Marescialli dovrà esprimersi sui tre candidati alla guida della DDA partenopea. Come emerso nell’ultima settimana, potrebbe essere necessario un nuovo rinvio ai primi di settembre, di fronte a una discussione che si annuncia tutt’altro che a senso unico. I tre in campo sono il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, il procuratore di Bologna Giuseppe Amato e la ex reggente della Procura di Napoli Rosa Volpe. Si attendono i pareri, poi la consultazione finale che riguarderà tutti gli esponenti di Palazzo dei Marescialli, nel tentativo di chiudere un periodo di interregno che va avanti da più di un anno. Nel corso della presentazione della sede partenopea della scuola di magistrati, il vicepresidente del CSM Pinelli aveva preso l’impegno di chiudere entro l’estate la questione legata alla nomina del capo della Procura più numerosa d’Italia. Stando a quanto emerso fino a questo momento, il tentativo di sintesi sembra essere franato sul nascere. Correnti della magistratura e componenti laiche dell’assemblea non hanno trovato punti di contatto, proprio alla luce delle differenze dei tre profili, così come sono emerse nel corso delle audizioni tenute dinanzi alla quinta commissione lo scorso giugno. Era il 14 maggio del 2022, quando l’ex procuratore di Napoli Gianni Melillo ha lasciato l’ufficio partenopeo per andare a guidare la procura nazionale antimafia.