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Novembre,17,2024

Migranti sfruttati, nel reggino controllate 109 persone

La Polizia di Stato ha controllato, nel reggino, 9 aziende e 109 persone nell’ambito dell’operazione “Ghost work” condotta a livello nazionale per il contrasto al fenomeno del lavoro nero connesso all’immigrazione clandestina.
Tutta la provincia di Reggio Calabria è stata interessata dalla vasta attività di controllo.
L’operazione è stata orientata, in particolare, ad effettuare controlli combinati in diversi punti di raccolta di lavoratori stranieri irregolari, destinati a svolgere giornate lavorative in aziende agricole, opifici o esercizi commerciali ed ha riguardato due aree principali: quella della Piana di Gioia Tauro, con la specifica finalità di verificare le condizioni di sfruttamento dei cittadini extracomunitari stanziali nella tendopoli di San Ferdinando, e la città capoluogo con l’obiettivo di controllare le condizioni di regolarità dei lavoratori stranieri utilizzati come mano d’opera all’interno degli esercizi commerciali, e in particolare degli autolavaggi.
Gli agenti della squadra mobile, con il supporto della Sisco, del V Reparto Volo di Reggio Calabria e del Reparto prevenzione crimine di Siderno, in sinergia con personale dell’ispettorato del lavoro, hanno eseguito una serie di perquisizioni, controlli e verifiche.
Una persona è stata denunciata per detenzione di sostanze stupefacenti, due per soggiorno irregolare ed una per assunzione di lavoratori clandestini. In un esercizio commerciale è stata accertata la presenza di 3 lavoratori in nero, e pertanto è stata sospesa l’attività.
Sono state anche elevate diverse sanzioni amministrative, per un totale complessivo di circa 96mila euro. Nel corso delle perquisizioni, inoltre, sono state sequestrare 120 grammi di droga mentre per due soggetti irregolari sul territorio nazionale è stata disposta l’espulsione.(ANSA)

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