Migranti, nuovi hotspot per rimpatri immediati

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Nel gestire l’emergenza migranti “si comincia subito con Lampedusa dove dal primo giugno il centro sarà gestito dalla Croce rossa italiana con cui abbiamo firmato anche un accordo quadro per interventi in tutte le regioni di primo approdo. A Lampedusa non verrà ampliata la capienza ma verranno ripristinate condizioni dignitose e garantiti trasferimenti nel giro di 72 ore con un sistema integrato di navi e aerei”. Lo dice in un’intervista a Repubblica il commissario per l’emergenza migranti Valerio Valenti. Nel resto d’Italia “raddoppieremo i posti di primissima accoglienza, mille nuove unità subito in Sicilia e Calabria che sono le regioni con più approdi: abbiamo già individuato una decina di strutture da adattare a nuovi hotspot o da ampliare, a Pozzallo, Catania, Messina, Caltanissetta, Vizzini e, in Calabria, a Vibo Valentia, Crotone, Roccella Ionica dove finora si è lavorato solo con tensostrutture. Se serve, siamo pronti ad aprirne uno per la rotta balcanica e anche hotspot volanti in altre città dove dovessero essere inviate navi umanitarie con centinaia di migranti”. La “nostra linea, per garantire condizioni dignitose e minor impatto sui territori, è quella di privilegiare l’accoglienza diffusa. I sindaci stiano tranquilli: niente tendopoli, niente grandi centri”. “La redistribuzione dei migranti ovviamente avverrà in tutta Italia. Non potranno essere utilizzati i poteri in deroga”. Per i rimpatri saranno rimessi in sesto i Cpr al momento inutilizzabili. Ci saranno poi aree speciali di trattenimento negli stessi hotspot dove saranno smistati i migranti provenienti dai Paesi considerati sicuri, come Tunisia o Costa d’Avorio e con le procedure di frontiera accelerate nel rispetto di tutte le regole.

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