E’ ufficiale, Crotone sarà il nuovo centro operativo di riferimento per la cura delle osteomieliti in Italia. Dopo l’accordo con i professori Arnaldo Filippini e Francesco Centofanti, primario quest’ultimo dell’unità operativa di Ortopedia e Osteomieliti del Codivilla Putti di Cortina, chiuso oramai da mesi, i chirurghi hanno scelto Crotone, il Marrelli Hospital come sede di riferimento per la cura delle infezioni osteoarticolari, osteomieliti e tumori della ossa. Un primo incontro articolato, quello che si è svolto nei giorni scorsi, durante il quale sono state buttate le basi per organizzare tutto il team del Marrelli Hospital. Secondo i dati ANIO (Associazione Nazionale per le Infezioni Osteo-articolari) annualmente sono almeno 28mila le nuove infezioni croniche di interesse ortopedico, 32 per 100.000 abitanti. Mentre, invece, sono ben 138.000 i pazienti censiti con questa problematica e ogni anno, 85.000 sono coinvolti in questa problematica. In pratica, in Italia, è un problema che tocca poco meno di un milione di persone. Sempre la stessa fonte, ci rivela inoltre che i pazienti con infezioni ossee croniche sono prevalentemente giovani e, nell’economia sociale, sicuramente rappresentano un problema più significativo rispetto a quello di una persona anziana con problemi artrosici. Il costo per le cure di queste patologie complesse è molto elevato, basti pensare che riguarda oltre il 32% del budget dell’intera ortopedia italiana. Purtroppo però, almeno in Italia, i centri specializzati si contano sulla dita di una mano. Il Marrelli Hospital ha deciso, anche per questo motivo, di reclutare i migliori professionisti per affiancarli ad un team multidisciplinare che sarà guidato dal Professore Francesco Centofanti, da oltre quarant’anni impegnato nella cura delle infezioni osteo-articolari. La struttura crotonese ha tutte le potenzialità per diventare un centro di riferimento nazionale per la cura di queste patologie gravi e quello che prima, veniva fatto al Codivilla Putti di Cortina, oggi potrebbe essere fatto a Crotone spostando così l’asse dall’estremo Nord Italia al Sud Italia. Un tassello importante che si va ad aggiungere alla mission del Marrelli Hospital: offrire un servizio sanitario completo e innovativo con i migliori professionisti del settore. A fianco di queste importanti affermazioni professionali e organizzazioni cliniche, però, occorrerebbe una maggiore lungimiranza politico/istituzionale, per poter valorizzare gli sforzi ed i sacrifici e non vanificarli con logiche miopi che penalizzano due volte la nostra regione. Il fondamento del Piano di Rientro della Regione Calabria è quello di riuscire a diminuire la voce di bilancio inerente la mobilità sanitaria. Per abbattere questo muro due sono le voci che concorrono: frenare i cittadini che scelgono di curarsi altrove e attrarre pazienti provenienti da altre regioni. È il connubio tra questi due numeri che forma ogni anno il valore di saldo regionale sulla “mobilità sanitaria”, ed il Marrelli Hospital con soli tre mesi di attività ha dimostrato di poter dare un contributo straordinario ad entrambi.