Ci troviamo nuovamente a fare appello a S.E. il Prefetto, al Sindaco di Crotone, ai sindaci della provincia e a tutti i politici del territorio per chiedere immediate risposte in merito all’apertura della Radioterapia del Marrelli Hospital. Ad oggi, nulla si è mosso e siamo veramente stanchi e stufi di essere presi in giro per incomprensioni, tra Dipartimento della Regione e l’ufficio del Commissario. Incomprensioni che, per onor di cronaca, non ci riguardano. Siamo in attesa da oltre due anni di una firma che autorizzi l’apertura della Radioterapia della struttura crotonese.
Firma che doveva arrivare in temi brevi, così come aveva dichiarato lo stesso Commissario Scura qualche mese fa. E nonostante tutto, non solo non è stata apposta alcuna firma, ma piuttosto si assiste quotidianamente ad un rimbalzo di informazioni e responsabilità. Per questo, chiediamo urgentemente che si metta fine a questa “barzelletta”.
Tutti sanno quanto sia vitale la radioterapia al Marrelli Hospital per tutti gli ammalati di Crotone e provincia, che ogni giorno vengono a chiedere informazioni circa l’apertura della struttura.
Non possiamo pensare che solo con azioni di sommossa popolare si possano ottenere le cose dovute in questa povera Regione. Parliamo di sanità, di servizi ai cittadini, ed in questo caso parliamo di vita o di morte. La radioterapia del Marrelli Hospital è urgente e necessaria e siamo convinti che tutti i nostri ammalati meritino di potersi curare nella propria regione.
Preannunciamo sin da oggi, che la prossima settimana saremo a Catanzaro “a manifestare” perché siamo rimasti appesi ed in attesa di risposta per troppo tempo.
Porteremo a termine questa battaglia perché siamo sicuri che il territorio crotonese e tutti i suoi ammalati meritino le cure adeguate, come d’altronde succede in tutto il resto d’Italia.
Chiediamo anche questa volta un intervento a sua eccellenza il Prefetto, e alla sua sensibilità e autorevolezza perché siamo convinti che sarà di grande aiuto. Abbiamo il supporto e la vicinanza dei tanti pazienti e di tanti cittadini, ma speriamo nel buon senso di chi guida in questo momento le sorti della sanità calabrese.