Non solo Roma. Anche in Calabria la sconfitta del PD innesca critiche e colpi bassi. Il solito modo di analizzare da parte di una sinistra vecchia e stanca, incapace di avere un progetto di lungo respiro per la Calabria, brava solo a conservare il consenso sufficiente per riproporsi l’ennesima volta. Al gioco sembra non voler giocare Ernesto Magorno, che da segretario regionale a fine mandato ha annunciato la data del nuovo congresso regionale del partito. “Pronto a discutere la data – ha detto – ma non ad evitare di celebrarlo”. E’ andato giù duro Magorno. “Se c’e’ qualcuno che vuole il commissario in Calabria si organizzi, lo dica chiaramente, raccolga le firme e lo chieda a Roma, io per parte mia mi battero’ perche’ in Calabria si faccia il congresso: questo e’ il compito che ha l’ex segretario del Pd, che si assume le responsabilita’ di varie sconfitte, ma gli altri? A Lamezia avevamo senatori e consiglieri regionali, ma dove sono stati? A Vibo, dov’erano? Nessuno – ha rilevato Magorno – si assume la responsabilita’ rispetto alla catastrofe che abbiamo vissuto in Calabria e in tutto il Mezzogiorno”. Quelli che tanto piu’ urlano contro la convocazione del congresso tanto piu’ vogliono il commissario, perche’ vogliono gestire la fase della composizione delle liste per le Regionali, lo dico con chiarezza. Poi la stoccata che in tanti si aspettavano. O forse tanti speravano. “Al presidente Oliverio bisogna chiedere un radicale cambio di passo nell’azione di governo della Regione” – ha affermato il segretario uscente. Io non mi arrabbio se Oliverio fa nomine, perche’ io non chiedo posti. Se ci sono nomine che non vanno bene, i consiglieri regionali lo dicano pubblicamente e con chiarezza. Possibile che in questo momento nessuno ha il senso di responsabilita’ e il senso del dovere di dire quello che pensa? Bene, io penso – ha osservato Magorno – che al presidente Oliverio bisogna chiedere un radicale cambio di passo nell’azione di governo della Regione, non posti in Giunta, perche’ la sconfitta va distribuita a tutti e il cambio di passo dobbiamo farlo tutti noi”. Magorno ha poi precisato che il cambio di passo va chiesto soprattutto ai consiglieri regionali. “Invece di litigare sui territori, mettete insieme i sindaci e insieme a loro mettete in campo progetti per lo sviluppo della Calabria, non preoccupatevi solo dei vostri voti di preferenza o di dividere il partito ma – ha concluso il neo senatore – fate in modo che questo partito si riunisca e si riunisca attorno al governo regionale per dare una mano al presidente a cambiare radicalmente passo”.