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Novembre,19,2024

L’HA PIÙ VOLTE PICCHIATA, POI L’INCENDIO DELL’AUTO: ADESSO È IN CARCERE

Minacciata, molestata, perseguitata per quattro lunghi anni. A renderle una vita da incubo l’uomo che aveva sposato e dal quale si era prima separata per poi divorziare. Con l’accusa di atti persecutori e danneggiamento a seguito di un incendio, il Gip del Tribunale di Vibo Valentia Marina Russo, accogliendo la richiesta formulata dalla Procura guidata da Camillo Falvo, ha emesso un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere nei confronti di un 52enne di Zambrone. Diverse le condotte contestate. Avrebbe seguito in tutti i suoi spostamenti l’ex convivente, telefonandole a qualsiasi ora del giorno e della notte, insultandola arrivando fino a molestarla e a minacciarla di morte: “Prima o poi ti ammazzo”. Un inferno quotidiano fatto di offese e soprusi. In diverse occasioni sarebbe stata anche presa a schiaffi, tirata dai capelli, persino sfiorata da una bombola a gas tiratela addosso. Il culmine con l’incendio dell’auto avvenuto sotto casa. É da qui che è partita l’attività investigativa portata avanti dai Carabinieri della Stazione di Zungri. Un’escalation criminale che “impone – a giudizio del gip – l’adozione di un urgente presidio cautelare per scongiurare il rischio di reiterazione”. Il carcere appare quindi l’unica misura idonea per una “personalità aggressiva e violenta” ma anche per il fatto che l’indagato abita sullo stesso pianerottolo della vittima.

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