Papa Francesco ha presieduto il rito della Via Crucis. Al suo arrivo è stato accolto dalla sindaca di Roma Virginia Raggi. I testi delle meditazioni e delle preghiere della Via Crucis sono stati affidati a suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata e presidente dell’associazione ‘Slaves no more’. Al centro delle meditazioni la sofferenza di tante persone vittime della tratta di esseri umani. Tra le croci del mondo c’è quella “dei migranti che trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici”. Lo ha detto il Papa nella preghiera pronunciata al termine della Via Crucis al Colosseo. Il dramma della pedofilia entra nella preghiera della Via Crucis al Colosseo. Tra le croci del mondo di oggi Papa Francesco cita infatti quella “dei piccoli, feriti nella loro innocenza e nella loro purezza”. Le divisioni nella Chiesa e gli assalti dall’esterno: il Papa enuncia tra le croci di oggi anche “quella della Chiesa, la Tua sposa, che si sente assalita continuamente dall’interno e dall’esterno”. Le “porte chiuse” ai migranti “a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici”, “i piccoli feriti nella loro innocenza e nella loro purezza”, ma anche una Chiesa divisa, che soffre gli assalti che arrivano non solo dall’esterno ma anche dall’interno. Sono “le croci del mondo di oggi”, così come le ha elencate Papa Francesco al termine della Via Crucis al Colosseo. Il Papa ha portato davanti alla croce di Cristo, in questo Venerdì Santo, anche gli anziani che vengono lasciati da soli, “abbandonati persino dai propri figli”, le “famiglie spezzate dal tradimento”, i consacrati che hanno perso la loro vocazione, “il loro primo amore”, come lo ha definito il Papa. Ma ci sono anche le “nostre ipocrisie” di ogni giorno, le “nostre numerose promesse infrante”. E nel giorno in cui tanti giovani sono scesi in piazza per richiamare l’attenzione sull’ambiente, sulla scia del movimento nato con la giovane attivista svedese Greta Thunberg, il Papa richiama anche i temi della sua enciclica Laudato si’, citando tra le croci quella “della nostra casa comune che appassisce seriamente sotto i nostri occhi egoistici e accecati dall’avidità e dal potere”.