La variante delta del coronavirus è ormai largamente prevalente in Italia. Lo rileva il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità. Il monitoraggio viene esaminato dalla Cabina di regia. La Delta è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento del numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale. Per prevenire un’ulteriore diffusione è fondamentale il completamento dei cicli di vaccinazione, oltre a un capillare tracciamento e contenimento dei casi; è mantenere elevata l’attenzione ed applicare misure e comportamenti di cautela. Per fortuna nessuna Regione o Provincia autonoma supera questa settimana la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Tuttavia, secondo il monitoraggio, il tasso di occupazione in intensiva è leggermente in aumento, al 3%, con i ricoverati che passano da 189 a 258. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta invece al 4% ed i ricoverati passano da 1.611 a 2.196.