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Crotone
Ottobre,12,2024

LA REGIONE AIUTERA' LA BAMBINA NATA DALLA RAGAZZA SOMALA MORTA PER LE VIOLENZE SUBITE IN LIBIA

“La tragedia della giovanissima ragazza somala morta, per le violenze subite in Libia, mercoledì all’ospedale di Crotone, mentre, incinta dava alla luce la sua creatura che, per fortuna, i medici sono riusciti a salvare, è una di quelle storie che spezza il cuore e che dà un’idea dell’immane catastrofe umanitaria legata al fenomeno dell’immigrazione.  La Regione sarà vicina e aiuterà adesso questa sfortunata bambina. Insieme al Garante dell’Infanzia della Calabria, Antonio Marziale, e al delegato della Regione, per l’immigrazione, Giovanni Manoccio, che ho sentito  al telefono, siamo impegnati per dare tutto il supporto necessario per questo caso umano”. E’ quanto afferma, in una nota, Franco Corbelli, delegato della Regione, per la tutela e promozione dei diritti umani e fondatore del Movimento Diritti Civili. “Il dramma di questa giovanissima somala 19enne e di quella creatura nata e subito rimasta orfana, ha profondamente colpito tutti. E’ una tragedia immane che deve far riflettere tutti sulle sofferenze e atrocità che subiscono tanti di quei poveri disperati in fuga per cercare di salvarsi, con la speranza e il sogno di poter arrivare in Italia e in Europa”, afferma ancora Corbelli.  “D’accordo con il Garante Marziale e il delegato Manoccio – prosegue – ho contattato il vice prefetto di Crotone, Carolina Ippolito, per avere tutte le informazioni su questo caso umano e per ribadire la disponibilità della Regione ad intervenire per aiutare questa bambina. La piccola per fortuna sta bene. Si sta adesso, prima di darla in affido, cercando di verificare la possibile esistenza del padre o di altri familiari. Dopodiché se non si dovesse trovare il genitore e nessun parente si procederà con l’affidamento, da parte del Tribunale dei minori. La mamma della bambina, la giovanissima sfortunata ragazza somala, sarà sepolta in Calabria. Anche in questo caso ho ribadito la disponibilità della Regione ad intervenire. Ci auguriamo che si trovi il papà di questa bambina e che entrambi possano restare nella nostra regione. Sicuramente insieme al Garante per l’infanzia, Marziale, e al delegato per l’Immigrazione, Manoccio, in questo caso, faremo di tutto perché ciò avvenga”.

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