In quattrocentomila hanno scelto di sedersi a tavola in agriturismo a Pasqua alla ricerca della tranquillità e del buon cibo a contatto con la natura. È quanto emerge da una stima di Coldiretti dalla quale si evidenzia il ritorno alle scampagnate nelle vacanze degli italiani che lo scorso anno erano stati costretti a rinunciare a causa delle misure di restrizione per la pandemia. “Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere l’agriturismo – sottolinea la Coldiretti – è la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness. Un’opportunità per le circa 25mila strutture agrituristiche presenti in Italia che è leader mondiale nel turismo rurale. Molte aziende – precisa la Coldiretti – si sono attrezzate anche per la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper”. I ponti di Pasqua e primavera rappresentano un appuntamento molto atteso dal settore agrituristico con le aziende che hanno perso nel 2021 il 27% delle presenze rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani. L’Italia può contare su 253mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola nelle strutture agrituristiche presenti in Italia dove c’è stata una profonda qualificazione dell’offerta.