Arriva a sentenza di primo grado il processo relativo all’inchiesta “Camice bianco”, risalente all’aprile del 2015. Coinvolti medici, infermieri, dirigenti e dipendenti dell’Asp di Cosenza. Secondo l’accusa, gli indagati, in servizio all’ospedale o nelle varie sedi dell’Asp, durante l’orario di servizio falsificavano gli orari di presenza e di uscita, attraverso la timbratura del cartellino marcatempo. Il giudice Marco Bilotta del tribunale di Cosenza ha condannato: Mario Avellino, Anna Maria Conforti, Francesca Zinno, Angela Campolongo, Romeo Perri, Anna Turano, Ippolito Spagnuolo, Pasquale Morrone, Marina Sammarra, Giulia Manna, Pia Pignataro, Katja De Rose, Carla Caputo, Giovanna Trimarchi, Gisella Rizzuti, Vincenzo Reda, Asclepiade Felicioli, Claudio Naccarato, Eugenio Presta, Orlando Spizzirri, Pieraldo Russo, Annarita Salvo. Oltre alla condanna in carcere, con sospensione condizionale, alla multa e al pagamento delle spese processuali, il giudice ha disposto la risoluzione del contratto di lavoro. Assolti Elvira Vigna e Alberto Bevilacqua, perche’ il fatto non sussiste. Maria Naccarato, Luigi Carelli e Bice Casazzone perché il fatto non costituisce reato. Per altri 5 indagati si era gia’ svolto un processo con rito abbreviato.