“Visto che ci sono stati molti eventi in cinque regioni, soprattutto in Sardegna, Sicilia e Calabria, dobbiamo analizzare cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato nel modo in cui abbiamo affrontato l’incendio boschivo, che non è un incendio di interfaccia ma va gestito
nel bosco, nell’ambito in cui nasce”. Lo ha detto il ministro per le Politiche agricole e forestali, Stefano Patuanelli, a margine di una riunione nella sede della Regione Calabria a Catanzaro, con riferimento alle critiche avanzate da alcuni sindaci sulla mancanza di coordinamento tra i vari soggetti competenti nella gestione degli incendi. “Chiaramente – ha sostenuto Patuanelli – qualche riflessione va fatta, anche per capire se c’è un aggiustamento normativo o di competenze da fare. Stiamo cercando di capire come migliorare l’impianto organizzativo, anche su questo ho avuto un colloqui con il presidente che chiaramente vuole approfondire e conoscere negli là situazione. Questo è il primo elemento. Il secondo elemento però – ha proseguito il ministro per le Politiche agricole – è la prevenzione perché purtroppo le condizioni climatiche per lo sviluppo degli incendi e per la loro devastante azione saranno sempre più estreme: estati sempre più calde, inverni sempre più secchi e essenza pioggia. Quindi la prevenzione dev’essere il modo in cui affrontiamo questo problema. Quindi – ha concluso – da un lato come gestire l’incendio quando arriva e soprattutto creare le condizioni affinché’, se anche arriva, non si sviluppi con la forza con cui si sono sviluppati in queste settimane”.
INCENDI, PATUANELLI: RIFLETTERE SU COSA NON HA FUNZIONATO

