Il vero senso del 25 aprile

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La nostra memoria è assai debole, spesso si vuole a tutti i costi apparire logici, moderni e concreti affermando che i problemi e le esigenze del Paese sono ben altre. Cosi ogni volta il rischio che corriamo è quello di far coincidere il senso ed il significato profondo di alcune ricorrenze con la semplice celebrazione formale; da questo punto di vista il 25 aprile è un caso di scuola. liberazioneLa lotta di liberazione dal nazifascismo è percepita sempre di più come qualcosa di distante, come un fatto archiviato e confinato alle analisi ed alle valutazioni storiche. Nulla di più sbagliato perché proprio il 25 aprile, con il sacrificio dei partigiani, la sofferenza del popolo e la fine del nazifascismo, dovrebbe essere un monito costante e quotidiano su quei valori e su un impegno, in molti casi eroico, che ci consente oggi di vivere con l’orizzonte della libertà. La nostra festa della liberazione è nel ricordo di Tina Anselmi, la partigiana Gabriella, che fu poi tra i fondatori della CISL, parlamentare e prima donna Ministro della Repubblica. Lo scrive Nausica Sbarra, Coordinatrice Regionale Donne, Giovani e Immigrati della Cisl Calabria.

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