IL RAPPORTO TRA DANTE E GIOACCHINO RACCONTATO DAI RAGAZZI DEI LICEI E DEL LEONARDO DA VINCI

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Tutto per pronto a San Giovanni in Fiore per la giornata dedicata a Dante Alighieri in occasione delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. L’evento “Dante Alighieri e Gioacchino da Fiore” è previsto per giovedì alle 9 e sarà trasmesso in diretta Facebook sulle pagine “Gioacchino da Fiore e il Centro Studi Gioachimiti” e “Buglione Produzioni Video Live”. Il progetto “Dante Alighieri e Gioacchino da Fiore”, presentato dal Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, è stato valutato positivamente per la concessione del patrocinio da parte del Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante. Partners del progetto sono i Licei e l’Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci” di San Giovanni in Fiore. Un progetto che è stato patrocinato dal Comune di San Giovanni in Fiore ed il Parco Nazionale della Sila. La Divina Commedia è segnata ed animata dalla simbologia e dalla tensione profetica di Gioacchino da Fiore, derivate a Dante attraverso il particolare Gioachimismo diffuso negli ambienti e nelle opere dei Francescani Spirituali. Dante colloca Gioacchino da Fiore fra gli spiriti sapienti nel Paradiso, nel cielo del Sole. “…. e lucemi da lato/ il calavrese abate Giovacchino/ di spirito profetico dotato” (Paradiso, Canto XII, 139-141). Gli apporti gioachimiti vanno al di là di questa famosa citazione. Eccone alcuni esempi: la descrizione dei Cerchi Trinitari (Paradiso XXXIII, 115-120); la particolare definizione della Trinità nel canto XIV del Paradiso (28-29); l’immagine dell’Aquila ingigliata (Paradiso XVIII-XIX-XX); la “I” con cui s’appellava in terra il Sommo Bene; l’ordinamento del Paradiso dantesco e la visione della Candida Rosa in cui si riflettono la figura e il simbolismo musicale del Salterio Decacorde. Molti studiosi del Novecento hanno messo in risalto ” il debito culturale” (M.Reeves) di Dante Alighieri nei confronti di Gioacchino da Fiore. Il cardinale Ratzinger, nei suoi studi, ha dimostrato anche l’influenza di Gioacchino su San Bonaventura da Bagnoregio. Dante, infatti, colloca Gioacchino fra gli spiriti sapienti, nel cielo del Sole del Paradiso, appagati perennemente dalla visione della Trinità. Bonaventura così presenta a Dante e a Beatrice il monaco di Fiore: “….e lucemi da lato/ il calavrese abate Giovacchino/di spirito profetico dotato”. La parafrasi che proponiamo di “lucemi”, “la sapienza di Gioacchino mi illumina”, rende giustizia alla eccellenza dell’abate calabrese ed alla vitalità del suo pensiero. I referenti del progetto sono: Pino Barberio per il Centro Studi, per il Leonardo da Vinci i docenti Luigi Carbone e Mary Scarcelli e per il Licei i docenti Giovanni Belcastro , Franco Greco, Pietro Lecce, Teresa Lopetrone, Maria Gabriella Militerno. Il presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti Riccardo Succurro ringrazia “i dirigenti scolastici Angela Audia e Giovanni Tiano e tutti i docenti per lo straordinario impegno profuso nella realizzazione del progetto” e per il patrocinio “il presidente del Parco nazionale della Sila, dott. Francesco Curcio, il sindaco di San Giovanni in Fiore, d.ssa Rosaria Succurro, e l’assessore alla Cultura, d.ssa Patrizia Carbone”.

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