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Settembre,14,2024

Il Papa nomina mons. Panzetta arcivescovo coadiutore di Lecce

Papa Francesco ha nominato arcivescovo coadiutore di Lecce mons. Angelo Raffaele Panzetta, trasferendolo dall’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina. Mons.Panzetta ha appena compiuto 58 anni, essendo nato a Pulsano (Taranto) il 26 agosto 1966. Essendone ora coadiutore, Panzetta subentrerà all’attuale arcivescovo mons. Michele Seccia, 73 anni, al momento in cui quest’ultimo lascerà la carica. La Conferenza episcopale calabra, in una nota, ha espresso “i più sinceri auguri e profonda gratitudine” a mons. Angelo Panzetta “per la sua instancabile testimonianza di fraternità e di comunione e per il prezioso servizio svolto con dedizione e amore a favore della comunità diocesana di Crotone-Santa Severina e di tutta la Calabria”. Il presule, incontrando il clero e la comunità diocesana riuniti nella chiesa dell’Immacolata di Crotone, ha manifestato “stupore, trepidazione, gioia, fiducia e gratitudine”. A Lecce mons. Panzetta che era a Crotone dal 2020, inizialmente affiancherà l’arcivescovo metropolita Michele Seccia alle prese con problemi di salute, per poi prenderne il posto; resterà a Crotone ancora qualche mese come amministratore apostolico in attesa di assumere il nuovo incarico. “Non mi aspettavo – ha detto il presule – di essere trasferito dopo poco più di quattro anni dall’inizio del mio ministero a Crotone. A tal proposito ci tengo a precisare che io non ho mai chiesto trasferimento o un avvicinamento perché il Santo Padre mi ha manifestato la sua volontà di trasferirmi e io l’ho accettata. Umanamente provo distintamente anche dolore, sì dolore. Un vescovo non è un robot da cuore di ghiaccio”. Il futuro vescovo di Lecce ha poi parlato della “gioia di vedere che il buon Dio si fida di me e ha posato, attraverso la mediazione ecclesiale, lo sguardo sulla mia persona per una nuova missione impegnativa ed esaltante in un territorio straordinario e accanto ad una persona l’Arcivescovo di Lecce, che si caratterizza per la sua bella umanità, per la sua rettitudine e per la sua grandissima esperienza pastorale”. Infine, mons. Panzetta ha espresso la sua gratitudine ai fedeli della diocesi e della Calabria “per aver vissuto questi anni – ha detto – in mezzo ad un popolo accogliente e generoso”.(ANSA)

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