La prima gara del 2024 fa felice il Crotone che batte nettamente allo Scida un Catania che in campo però si vede solo per un quarto d’ora. Tre gol agli etnei che rilanciano un po’ i rossoblù che a fine gara guardando i finali dagli altri campi scoprono con sorpresa il pari della Juve Stabia contro il Monterosi. Per restare alla gara dello Scida, il Catania arrivava da una quaterna segnata al Benevento nell’ultima del 2023 mentre il Crotone doveva cancellare la sconfitta contro l’Avellino. Catania con tanti ex, da Chiricò a Zanellato, passando per Di Carmine, Curado, Dubickas ma con poche idee nonostante anche i nuovi innesti. Il Crotone invece le idee ne ha avute tante e le ha messe tutte in campo nonostante la pesante assenza di Tumminello. Tornava in campo Gigliotti che si è preso la difesa, con Loiacono spostato sulle orme di Chiricò che lo ha sofferto per tutta la gara. Papini ha offerto una degna prestazione mentre Giron aveva iniziato in tono minore ma dopo il gol è cresciuto. In mezzo Vinicius toglie ancora una volta dalla ‘rissa tecnica’ Petriccione che con la testa sgombra infila un’altra bella partita. Il piccoletto brasiliano invece continua ad essere sempre un punto di riferimento importante per la manovra e per l’interdizione. Lo sbattimento di Gomez non fa rima con quello di Vuthaj che alla prima occasione manda la palla dalle parti del gladio mentre il siluro di Giron su punizione è letale per il portiere siciliano. Crotone in vantaggio, Catania non pervenuto. Tutti al riposo per un tè caldo, come si diceva una volta. E la bionda bevanda probabilmente ha fatto un bell’effetto al Catania che in 15 minuti mette a ferro e fuoco la difesa crotonese con attacchi massicci e tanti corners. Ma l’effetto della bevanda inglese dura poco perchè al momento dei cambi (tre il Catania e uno il Crotone) Petriccione parte in contropiede e trova una traccia pulita per Guido Gomez che da dentro l’area fulmina il portiere catanese. Zauli gongola, Lucarelli non sa a che santo votarsi e cambia modulo. Un 4-3-3 con dentro anche DI Carmine che però libera il contropiede del Crotone. In uno di questi Vuthaj batte in velocità Quaini che al limite dell’area non può fare altro che abbattere l’attaccante albanese in maglia rossoblù. Nel gergo arbitrale il fallo è codificato come DOGSO (Deny an Obvious Goal Scoring Opportunity”, ossia “negare una evidente occasione da gol”) ma non per l’arbitro De Angeli che non è nemmeno aiutato dal suo secondo assistente. Solo giallo per Quaini ma l’errore è eclatante. Poco male perchè poi al 40′ Vinicius chiude i conti grazie ad un erroraccio di Chiricò che regala la palla al piccolo brasiliano che segna il suo primo gol in Italia con facilità. Alla fine il Crotone festeggia, Zauli archivia però subito la vittoria e pensa alla Turris. La seconda parte della stagione è iniziata come era iniziata la stagione a settembre, ovvero con una vittoria sul Catania. La speranza è che il Crotone possa fare molto di più dei 32 punti collezionati nel girone di andata.