Mercoledì prossimo il Canada sarà il secondo paese al mondo, dopo l’Uruguay, a legalizzare la cannabis. Il premier Justin Trudeau sta mettendo a punto gli ultimi dettagli della misura che consentirà ai canadesi di possedere, coltivare e consumare marijuana anche per uso ricreativo. I prodotti derivati dalla cannabis e cioè cosmetici, generi commestibili e sigarette elettroniche, non saranno legalizzati prima del 2019. Secondo Statistics Canada la legalizzazione consentirà all’economia canadese di generare nel quarto trimestre tra 816 milioni e 1,1 miliardi di dollari, senza considerare il mercato nero, che comunque manterrà un ruolo importante. Per l’erario canadese si prevedono entrate aggiuntive di 400 milioni di dollari a livello locale e federale. Complessivamente almeno 5,4 milioni di canadesi, il 15% della popolazione, compreranno e consumeranno cannabis, contro i 4,9 milioni che già la fumano. Il modo in cui questa liberalizzazione verrà gestita sara’ deciso a livello locale dalle 10 province e dai 3 territori canadesi. Le differenze a livello locale potrebbero essere rilavanti poiché, mentre la legge federale consentirà alle famiglie di coltivare fino a 4 piante di cannabis, il Manitoba e il Quebec hanno già fatto sapere che lo vieteranno e che sono pronte a ricorrere alla Corte Suprema per impedirlo. Anche l’individuazione dell’età in cui sarà consentito di consumare cannabis è oggetto di discussione tra le varie province. Lo standard generale sarà di 19 anni, in Alberta scenderà a 18 anni e in Quebec dovrebbe salire fino a 21 anni. Riguardo alla distribuzione, il Quebec intende organizzare un monopolio pubblico, mentre altre province, come l’Ontario e la Nova Scozia, si rivolgeranno al mercato privato.
