La bandiera a scacchi che sventola al cielo di Monza decreta l’ingresso di Simone Iaquinta nella storia dell’automobilismo. Il driver calabrese è campione – al termine di una stagione da incorniciare – della Carrera Cup Italia. Un titolo, quello del campionato monomarca della casa di Stoccarda, legittimato dalla pole position del sabato, dalla vittoria in gara uno e dal sesto posto in gara due. Un miracolo italiano che – dopo un avvio di stagione diesel – ha visto Iaquinta e il suo team, Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche Milano, rimboccarsi le maniche e dimostrare a tutti quanto la determinazione e la voglia di rivalsa possano contare in uno sport così avvincente qual è l’automobilismo. E in effetti i dati parlano chiaro: “dalla seconda metà della scorsa stagione, nessuno ha ottenuto così tanti podi e così tanti punti quanti ne ha conquistati Simone Iaquinta”, ha finanche commentato Guido Schittone in diretta su Sky. E ora, al termine di una cavalcata incredibile, negli occhi del driver cosentino brilla la certezza di non aver mai mollato: “è una sensazione incredibile – ha commentato Iaquinta – perché sapevamo di avere le carte in regola per fare bene fin dall’inizio, ma vincere il titolo con una concorrenza di piloti così forti e determinati dà un’emozione ancora più grande. Ringrazio tutti, il mio team, le persone che mi sono state vicino, e ora voglio godermi questo momento meraviglioso”. Iaquinta si gode le bollicine dello champagne, col sottofondo dell’inno italiano che sancisce la vittoria del titolo, ma lo fa consapevole di aver dato prova, anche in quest’ultimo round di campionato, a una prestazione eccellente. Pole position conquistata dal sabato, e successo sul bagnato in gara uno: un risultato che ha ridisegnato la classifica generale e consentito al driver calabrese di mantenere un cospicuo vantaggio da gestire in gara 2. “Nonostante tutto – ha spiegato Iaquinta – abbiamo cercato di dimostrare d’essere più veloci in pista anche in gara 2, certo, mantenendo sempre un occhio alla classifica”. La Carrera Cup Italia, insomma, ha un nuovo leader, un nuovo campione. Un talento calabrese che ha dimostrato il proprio valore con umiltà e serietà, e che ora, dal gradino più alto, guarda al futuro con la consapevolezza di essere entrato nell’Olimpo dei grandi.
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