Vittoria buttata alle ortiche? Decisamente sì. il Catanzaro poteva tornare da Avellino con la settima vittoria di fila e invece guarda la classifica che si muove al minimo mentre dietro il Crotone, vittorioso in casa col Picerno, si è nuovamente avvicinato. Perchè è bene cominciare dalla fine quando in pieno recupero il difensore irpino Illanes la combina grossa colpendo con una sbracciata e a palla lontana Cianci. Per l’arbitro è rigore ed espulsione. Il cronometro dice 94′ ma Iemmello dal dischetto si fa respingere il penalty da tre punti da Pane. Eppure per il Catanzaro era iniziata tutto terribilmente bello. Nemmeno tre minuti e Sounas di destro e in mischia porta avanti i suoi. La solita micidiale partenza del Catanzaro, famelico e spietato. L’Avellino accusa il colpo e al 9′ Biasci concede il bis dopo una dormita generale della difesa campana e una serie di batti e ribatti. Tutto ok? Partita risolta? Sembrerebbe di sì perchè per 20 minuti almeno i padroni di casa sono letteralmente in balia dei giallorossi e a nulla valgono i consigli, le urla e l’incitamento di Rastelli dalla panchina. Vivarini si sfrega già le mani per il successo ma lo sanno anche le pietre che le partite si chiudono dopo i tre fischi. E così nello spogliatoio dell’Avellino succede qualcosa che nessuno potrà mai sapere perchè dopo qualche aggiustamento, qualche brivido e con l’aiuto del pubblico Gambale all’ora esatta di gioco devia di testa una punizione nella rete di Fulignati. Gol che riapre la gara, entra anche l’ex Kanoute a dar man forte all’attacco e a 9′ dalla fine è proprio lui che beffa tutti sul secondo palo e regala un insperato pareggio agli irpini impazziti di gioia. Poi nel finale l’episodio del rigore calciato da Iemmello respinto dal portiere Pane. Al Catanzaro forse è venuto un po’ il braccino e domenica, nel derby, dovrà tenere a bada il Crotone che si è fatto sotto ad una sola lunghezza. Intanto però prima c’è la Coppa Italia.