Saranno solo in tre i parlamentari calabresi del Pd, tutti e tre “ripescati” dal listino plurinominale. Si tratta di due riconferme e una new entry, il vicepresidente della giunta regionale Antonio Viscomi. Quest’ultimo è stato sicuramente quello che ha portato avanti una campagna elettorale molto originale e ben giocata sui social. 57 anni, Laureato in Giurisprudenza e Specializzato in Diritto del Lavoro nell’Universita di Napoli. Professore di I fascia di Diritto del Lavoro dal 1999, gia Ricercatore dal 1992. Ha ricoperto numerosi incarichi accademici. Enza Bruno Bossio da studente nella prima metà degli anni settanta aderisce ai movimenti giovanili di sinistra e si iscrive prima a “Il manifesto” e poi alla FGCI. Nel 1989 sposa Nicola Adamo e decide di abbandonare la politica attiva. Attività ripresa a metà degli anni 2000. Diventa deputato nel 2013. Il terzo è il segretario regionale Ernesto Magorno, avvocato, 60 anni, proveniente da una famiglia di solide tradizioni socialiste. È stato sindaco di Diamante, consigliere provinciale. Renziano della prima ora è segretario regionale dal febbraio 2014. E’ stato eletto deputato nel 2013. Forza Italia propone due riconferme, Jole Santelli e Roberto Occhiuto e i volti nuovi Mario Siclari, Maria Tripodi e Giuseppe Mangialavori. E’ stato anche grazie al suo ausilio se Wanda Ferro è riuscita a spuntarla in quel collegio. Anche per lei si aprono per la prima volta le porte di Montecitorio dopo essere stata già presidente della Provincia di Catanzaro e consigliere regionale. Alle ultime regionali fu lei a sfidare Mario Oliverio in una situazione disperata per le vicende che avevano devastato il centrodestra. Ultimo parlamentare è il giovanissimo Francesco Cannizzaro, nato nel 1982, che è riuscito a respingere anche lui gli assalti dei 5 Stelle. Grazie alla legge elettorale più cervellotica della storia Repubblicana, Nicola Stumpo è riuscito nel suo obiettivo ovvero la riconferma alla Camera dei Deputati. Il 49enne di Cotronei, primo dei bersaniani di Calabria alla fine ce l’ha fatta: con il 3,01%, è uno dei 14 deputati di LeU. I seguaci di Fausto Orsomarso si chiedono come sia possibile che il compagno Stumpo venga eletto e il consigliere regionale invece no nonostante Fratelli d’Italia abbia raggiunto in Calabria il 4,55% dei consensi. Miracoli del Rosatellum verso cui si annunciano una vera e propria pioggia di ricorsi.