Riceviamo e pubblichiamo
Lunedi 07 novembre 2016 alle ore 9.30 tutti i i lavoratori in mobilità in deroga della Calabria saranno in presidio fisso ed a oltranza presso la cittadella di Catanzaro (Germaneto). Vessati,delusi arrabbiati e ridotti alla fame grideranno l’urlo soffocato il gola che attanaglia circa 10.000 famiglie al quale viene negato il diritto delle mensilità per gli under 36 che alla data del 1 gennaio 2014 non avevano concluso i tre anni dei pagamenti dovuti. La regione Calabria si “rifugia” dietro il decreto Poletti che però lo stesso cita che il diritto a percepire tali mensilità cessa dopo i 36 mesi. L’assessore Federica Roccisano insieme al suo staff tra cui il fidato collaboratore Pietro Prestinicola, tra l’altro protagonisti del servizio Su Report per la gravissima mancanza totale di competenza da loro stessi ammessa riguardo la vertenza del trasporto disabili, nelle numerosissime manifestazioni dei lavoratori hanno rassicurato gli stessi, che per gli under 36 non si sarebbe mai consumato l’”eccidio” di massa che stanno per compiere escludendo dal diritto a percepire tali mensilità anche lavoratori che in totale hanno percepito nove, dieci ,undici mensilità essendo andati in mobilità in deroga durante l’annualità 2013. Durante i numerosi incontri, l’ultimo del 19 settembre c.a., l’assessore ha sempre rassicurato i lavoratori che stava lavorando affinché tale “eccidio di massa” non venisse attuato, ma dall’incontro coi sindacati, tra l’altro traditori, complici e assenti è uscito fuori che non ci saranno più mensilità per gli aventi diritto e che i fondi sarebbero dirottati alle politiche attive tra l’altro mai partite veramente da quando questa amministrazione regionale si è insidiata presso la cittadella. Assistiamo inermi e allibiti alle svariate inchieste di rimborsopoli, Calabria verde e chi ne ha più ne metta, sentendoci e trovandoci nelle mani di chi, palesemente, non capisce minimamente come gestire la nostra martoriata vertenza. Mentre arrabbiati andiamo ai funerali dei colleghi che si suicidano per la disperazione o che lasciano la Calabria in balia di chissà quale paese estero che gli offre la dignità di un lavoro. Ci domandiamo se le loro sporche e corrotte coscienze la sera gli danno pace a prendere sonno e rivolgiamo questo appello a tutte le testate giornalistiche nella speranza che questo comunicato non venga censurato dai poteri forti. Lunedì saremo in tanti, in molti tutti disperati!
I lavoratori in mobilità in deroga della Regione Calabria.