I Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno sequestrato il patrimonio di un imprenditore cosentino. L’imprenditore, che opera nei settori alberghiero, immobiliare e compravendita di autoveicoli, dalla fine degli anni ’80 avrebbe posto in essere condotte illecite che nel tempo gli avrebbero permesso di accumulare un patrimonio di rilevanti dimensioni. Le investigazioni sono partite dai precedenti penali dell’imprenditore: usura, truffa ed estorsione. L’uomo era riuscito a creare un rapporto duraturo con altri soggetti dediti alle truffe nei confronti dell’Erario e alle bancarotte, producendo vantaggi sia sul territorio calabrese che in diverse zone del territorio nazionale (in particolare Lazio e Lombardia). Le indagini successive hanno fatto emergere la sproporzione esistente tra il profilo reddituale e quello patrimoniale dell’imprenditore, che si avvaleva anche di prestanome. Determinante la ricostruzione dei flussi finanziari. Tra i beni sequestrati due strutture alberghiere in provincia di Cosenza, 99 immobili ubicati tra Cosenza, Roma, Milano e Varese, 18 autoveicoli e 2 motoveicoli di grossa cilindrata. E poi ancora quote societarie, rapporti bancari e finanziari.
