C’è grande soddisfazione al Comitato Calabro Lucano FISI per la perfetta riuscita del secondo Junior Nordic Camp interappenninico, che si è svolto a Cotronei (Kr) lo scorso fine settimana e organizzato dal settore Fondo del CAL guidato da Pino Mirarchi.
La location eccezionale del Villaggio Baffa sul lago Ampollino, che ha dato disponibilità di tutte le infrastrutture – dalla pista di kart all’avio superficie, dal campo di calcio ai sentieri nel bosco -, unita alla perfetta organizzazione curata dal rodato team dello Sci Club Montenero (braccio logistico del CAL in questo appuntamento) hanno reso possibile la realizzazione ottimale del progetto ideato ai primi di maggio, quando al CAL si è pensato di organizzare un camp tecnico per i ragazzi del settore Fondo dei comitati appenninici che riunisse sulla Sila i giovani atleti prevedendo l’utilizzo di skiroll o sci d’erba in preparazione all’imminente stagione invernale. Afferma il responsabile tecnico del Fondo Mirarchi: “Sono stati due giorni di lavoro intenso, a volte impegnativo ma estremamente divertente, tanto da avere materialmente difficoltà a far smettere i ragazzi di sciare in pista”.
Lavori specifici per le due tecniche (classica e skating), lezioni di approfondimento – grazie al team di istruttori FISI Tommaso Tamburro e Alessio Giancola -, instaurarsi di rapporti umani che hanno fatto la differenza: il parere dei tecnici presenti è stato unanime, così come quello degli atleti selezionati e presenti – una settantina – per i quattro gruppi di lavoro previsti (U16, U14, U12 e U10/8): tutti hanno espresso apprezzamenti per la riuscita della manifestazione. La valenza tecnica del territorio dove si è svolto il Camp, individuato dallo Sci Club Montenero e proposto al CAL, ha fatto emergere idee interessanti per il prossimo futuro, arricchite da una sorpresa condivisa praticamente in diretta grazie ai social network: il coach della Nazionale serba Mina Ilic ha contatto il responsabile tecnico del CAL Mirarchi per proporre una collaborazione ed un gemellaggio fra le due nazioni, facendo arrivare in Italia i ragazzi serbi e offrendosi di ospitare i nostri atleti.