La Regione Calabria e la Procura Generale di Reggio Calabria hanno sottoscritto la Convenzione attuativa dell’Accordo di collaborazione avente ad oggetto la realizzazione del progetto miglioramento dell’efficienza degli uffici, attraverso il potenziamento della strumentazione informatica della Procura Generale presso la Corte d’Appello, della Procura della Repubblica, della Procura della Repubblica di Palmi, della Procura della Repubblica di Locri e della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria. “A seguito della disponibilità manifestata dal Presidente della Regione, on. Roberto Occhiuto, all’impegno della Vice Presidente, prof.ssa Giusi Princi, all’apporto amministrativo del dirigente regionale Francesco Venneri e del funzionario giudiziario dott.ssa Carla Arfuso, la Procura Generale di Reggio Calabria, – è scritto in una nota – in qualità di capofila ha avviato la sperimentazione del suindicato “progetto pilota’ che, condiviso dal Ministero della Giustizia, vuole porsi come best practice, non solo in Calabria, ma anche nel resto d’Italia in cui verrà estesa l’attuazione”. Finanziato dalla Regione con quasi mezzo milione di euro, l’intervento “mira a realizzare specifiche azioni volte ad accelerare i tempi della giustizia, anche in funzione del miglioramento dell’efficienza degli uffici giudiziari e di una maggiore qualità dei servizi erogati all’utenza. Si tratta di un obiettivo perseguito – e’ scritto – attraverso il potenziamento della strumentazione informatica finalizzato a supportare il processo di digitalizzazione ed innovazione tecnologica, con conseguente aumento della produttività e recupero di efficienza degli Uffici requirenti coinvolti, anche in funzione di una maggiore qualità dei servizi erogati all’utenza”.
Per il Ministero della Giustizia, rappresentato dal Capo di Gabinetto, Alberto Rizzo “questo tipo di iniziativa – è ancora scritto – rappresenta un modello virtuoso di collaborazione fattiva fra enti pubblici in un settore che sconta da anni una serie di ritardi e carenze che purtroppo generano disagi inaccettabili per i cittadini. Promuovere la digitalizzazione della Giustizia è quanto mai cruciale per poter risolvere le inefficienze dovute ai ritardi ed alla lentezza dei processi, che costano all’Italia il 2% di PIL, ovvero 40 miliardi di euro l’anno. Pendere la Giustizia più efficiente – secondo i rappresentanti del Ministero – è un obiettivo che si può realizzare attraverso i tanti progetti che il Ministero sta mettendo in campo a livello nazionale ma anche e soprattutto con il supporto fondamentale che può arrivare da accordi territoriali, come questo fra la Regione Calabria e la Procura Generale della Repubblica di Reggio”.(AGI)