Franco Marini è stato senza dubbio uno dei grandi protagonisti della politica italiana degli ultimi cinquant’anni. La prima parte della sua vita fu spesa per affermare i diritti dei lavoratori, attraverso il sindacato della Cisl del quale è stato segretario generale. Poi il suo impegno in politica. È stato uno degli artefici della nascita dell’ulivo e del centrosinistra. Con la fine della DC, ecco la nascita del partito popolare, la spaccatura con i popolari di Buttiglione, e lui che impedì che il PPI finisse a destra, a fianco di Berlusconi. È stato parlamentare, ministro, presidente del Senato, ad un passo dalla elezione della presidenza della Repubblica. È stato per tanti un punto di riferimento ed un maestro. Per me in particolare, avendolo conosciuto mentre ero segretario provinciale dei Popolari di Cosenza e lui segretario nazionale del partito. Aveva un forte spirito organizzativo, era forte nella sua idea di dare ai cattolici democratici una casa e la possibilità di fare ancora politica, anche se l’avvento dei partiti ad personam, dei partiti azienda, del qualunquismo e del populismo impedì al Partito Popolare di ottenere un grande risultato elettorale. Molto dipese anche dalle lacerazioni nell’area cattolica. Ma il PPI di Franco Marini fu determinante per la vittoria dell’Ulivo. Venne molte volte in Calabria, a Cosenza, come a Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria, e in tanti comuni, sempre per portare avanti battaglie importanti per l’affermazione dei valori cattolico popolari. L’ho conosciuto da molto vicino, ho avuto modo di apprezzare le sue qualità umane e politiche, il suo rimanere sempre vicino alle istanze dei lavoratori e delle persone più fragili.
*Franco Laratta