“Fai Cisl e Uila Uil Calabria sono fortemente favorevoli, oggi più di ieri, ad un immediato e importante ricambio generazionale nel settore forestale a tutela del territorio, per valorizzare il presidio umano e per sostenere quelle attività di prevenzione e di servizio antincendio boschivo Aib”. È quanto riporta una nota congiunta delle due sigle sindacali. “Quando si discute del settore e lavoro forestale e del servizio di sorveglianza idraulica in Calabria – prosegue il comunicato – lo si dovrebbe fare con meno polemiche e nuovo approccio. Civita, San Pietro Lametino ed Isola Capo Rizzuto, 17 vittime in appena tre mesi; i danni, poi, sono un argomento a parte che riguarda disagi per le comunità dell’entroterra, vie di comunicazione compromesse, infrastrutture pubbliche e aziende agroalimentari duramente danneggiate”. “La semplice, drammatica cronaca – è detto ancora nella nota – ci mostra come i cambiamenti climatici, il governo del territorio e dei corsi d’acqua, il dissesto e le strategie di intervento e prevenzione sono, in Calabria, argomenti straordinariamente seri e dunque non necessitano affatto di polemiche ‘fangose’, né di quell’alluvione di parole che spesso accompagna gli eventi climatici intensi e dannosi. Ciò che occorre è, invece, un approccio di piena, sentita e condivisa responsabilità”. “Da diverso tempo – scrivono i rappresentanti di Fai Cisl e Uila Uil Calabria – siamo in prima linea nel denunciare le cose che non vanno ed oggi avremmo tutto il diritto di recriminare con forza e sdegno, tuttavia accanto ad un ruolo rivendicativo il sindacato ha il dovere morale di entrare nel merito, di stimolare soluzioni e, laddove ritenuto giusto, condividere e sostenere i percorsi intrapresi da chi per ruolo e funzioni deve occuparsi di questi temi. Ecco perché, a scanso di equivoci e con la piena responsabilità che deriva dall’essere sindacalmente impegnati sul versante della proposta, pensiamo che molte delle scelte compiute dal Commissario di Calabria Verde, Aloisio Mariggiò, siano state giuste ed utili sia a ricostituire quella cornice di legalità entro la quale si può essere efficacemente operativi che a rilanciare l’azione organizzativa aziendale”. “Calabria Verde è un’azienda strategica – sostengono le due sigle sindacali – che oggi ha bisogno di investimenti in attrezzature e di un solido turn-over che garantisca nuova e qualificata forza lavoro, gli impegni – d’altro canto – non sono né pochi, ne semplici. La montagna calabrese va curata, i boschi manutenuti, il territorio nel suo complesso deve essere oggetto di un’attenzione costante ed è per questo che occorre dismettere i panni della polemica a tutti i costi ed assumersi l’onere delle soluzioni”. “Da questo punto di vista valutiamo con estremo favore – aggiungono – il riavvio, in questi giorni, della trattativa destinata al rinnovo del Contratto regionale per i lavoratori forestali calabresi scaduto nel lontano 2011; convinti che la sigla del contratto forestale regionale sia un presupposto essenziale per rafforzare il ruolo strategico del presidio umano e del settore forestale e ambientale nella nostra regione. Stessa cosa dicasi per il sempre difficile tema della sorveglianza idraulica, il settore richiede una profonda riorganizzazione funzionale ma, allo stesso tempo, occorre dire che questo risultato e la piena valorizzazione del personale possono e devono essere ottenuti attraverso approcci che siano caratterizzati non dalla contrapposizione ma da una sinergica buona volontà”. “Per dirla in parole povere – conclude la nota Fai Cisl e Uila Uil Calabria – se una soluzione manca non possiamo confinarci al ruolo di chi denuncia o fa polemiche, abbiamo l’obbligo di indicare vie sostenibili e percorribili”.