La residenza in Florida di Donald Trump, la sontuosa villa di Mar-a-Lago buen retiro dell’ex presidente e della sua famiglia, è stata perquisita dall’Fbi. E’ stato lo stesso tycoon a dare la notizia bomba in un comunicato alla Cnn nel quale ha definito il raid un attacco politico contro la sua candidatura alle elezioni del 2024. Nessuna conferma per il momento da parte del Dipartimento di giustizia o dell’Agenzia. L’ex presidente non era nella residenza al momento dell’arrivo dei federali ma si trovava alla Trump Tower di New York, dove è solito trascorrere l’estate. E’ una “strumentalizzazione della giustizia e un attacco dei democratici di sinistra radicali che vogliono disperatamente evitare che mi candidi alle elezioni del 2024”, ha tuonato Trump nel comunicato in cui ha rivelato della perquisizione. “Questi sono tempi bui per la nostra nazione: la mia bella casa, Mar-a-Lago a Palm Beach, in Florida, è attualmente sotto assedio, perquisita e occupata da un folto gruppo di agenti dell’Fbi. Hanno persino fatto irruzione nella mia cassaforte!”, ha attaccato. E ancora: “Dopo aver lavorato e collaborato con tutte le principali agenzie governative questo raid non annunciato nella mia residenza non era né necessario né appropriato”. Ora si tratta di capire che cosa stessero cercando gli agenti federali. Secondo tre fonti che hanno parlato con la Cnn, il blitz è avvenuto nell’ambito delle indagini sui 15 scatoloni di documenti classificati che Trump avrebbe portato via dalla Casa Bianca dopo la fine del mandato dell’ex presidente. Un crimine federale, che l’ex presidente ha sempre negato. Ma la perquisizione potrebbe anche avere a che fare con l’indagine sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 dopo che nelle settimane scorse il cerchio si è stretto attorno a Trump e il dipartimento di Giustizia ha iniziato a indagare sul suo comportamento nei giorni precedenti alla rivolta. L’Fbi ha portato via scatole di documenti dalla residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago, in Florida, dopo averla perquisita, rivela la Cnn. La cassaforte perquisita dagli agenti dell’Fbi si trova nello studio dell’ex presidente, sempre secondo la Cnn. Secondo l’ex portavoce Stephanie Grisham, l’ex presidente “non gestiva correttamente i documenti riservati. L’ho visto passare in rassegna i documenti, buttarne via alcuni, strapparne altri e metterne in tasca altri ancora”. La perquisizione nella residenza di Mar-a-Lago è iniziata attorno alle 10 di mattina di lunedì (le 16 in Italia) ma la notizia è stata diffusa solo in serata dallo stesso ex presidente.