La Polizia, su ordine della magistratura di Catanzaro, ha arrestato 62 persone (38 in carcere e 24 ai domiciliari) colpendo un’organizzazione criminale di etnia rom, che vive nella zona sud della città, e che si sarebbe affrancata dal ruolo di braccio operativo delle cosche di ‘ndrangheta del crotonese, con la gestione indipendente delle attività estorsive, oltre che delle attività di spaccio di droga, in particolare cocaina. Finito tra gli indagati anche un appartenente alla Polizia Penitenziaria, in servizio presso la casa circondariale di Catanzaro. Si sarebbe reso disponibile nei confronti di alcuni indagati, per veicolare messaggi e direttive in entrata ed in uscita dall’istituto penitenziario. Due le strutture criminali colpite. Una aveva come base operativa per lo spaccio una abitazione dotata di sistemi di videosorveglianza. La seconda associazione, a conduzione familiare, opera fino a Steccato di Cutro e Cutro. “Le investigazioni hanno dato atto della capacità e del coraggio di una parte degli imprenditori estorti di reagire, sottraendosi alle logiche omertose” ha affermato il prefetto Francesco Messina, direttore Anticrimine della Polizia. L’operazione è frutto della collaborazione tra i poliziotti della squadra mobile – con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo – il personale delle squadre mobili, i Reparti Prevenzione Crimine, le unità cinofile delle Questure di Reggio Calabria e Vibo Valentia e il V Reparto Volo della Polizia.
Sull’operazione è intervenuto il Presidente della Regione Roberto Occhiuto, secondo cui gli arresti odierni sono un duro colpo inferto al sistema dell’illegalità che troppo spesso soffoca lo sviluppo”.
Estorsioni e traffico di droga, 62 arresti in Calabria
