Un parco eolico marino galleggiante al largo della costa di Catanzaro. E’ la proposta pensata da Falck Renewables e BlueFloat Energy che hanno annunciato la nascita di una società ad hoc per lo sviluppo dell’idea, la “Minervia Energia”. “Questa tecnologia – è scritto in una nota – consente il posizionamento delle pale eoliche in mare aperto e profondo, senza realizzare una fondazione fissa. Una caratteristica che, oltre a minimizzare gli impatti sull’ambiente marino e terrestre durante le fasi del progetto, permette di intercettare la risorsa eolica laddove è più abbondante aumentando l’efficienza degli impianti”. Il progetto Minervia Energia prevede una capacità installata prevista pari a 675 MW, per una produzione annua attesa di 2,4 Terawattora, equivalente al consumo di oltre 600.000 utenze domestiche; la mancata emissione di 1 milione di tonnellate di anidride carbonica in atmosfera all’anno, con un potenziale di produzione di 45 mila tonnellate di idrogeno verde all’anno; un totale di 45 turbine ubicate nel Golfo di Squillace, a distanze dalla costa comprese tra 13 e 29 km. A inizio dicembre, i proponenti hanno avanzato la richiesta di concessione demaniale marittima a Ministero delle Infrastrutture e Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio. Per la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (Via), invece, hanno scelto la strada della consultazione preliminare. Oltre alla generazione di energia pulita, il progetto prevede “posti di lavoro stabili nel medio-lungo termine” con una stima di 2.500 posti diretti durante fabbricazione, assemblaggio e costruzione del parco. Dopo l’entrata in esercizio “si stimano oltre 100 posti stabili per attività di manutenzione, di cui circa l’80% da risorse locali”. Previsto anche che le forniture di beni e servizi per il parco coinvolgano “in via prioritaria aziende del territorio, con valorizzazione della manodopera locale” con “importanti opportunità per le imprese del territorio”. Il progetto si appoggerà al principale porto della regione sia per le attività di costruzione sia per quelle di manutenzione. Previste anche opportunità per le Università del territorio di collaborazione su tecnologie di avanguardia.