La Questura di Crotone ha emesso trentuno misura di prevenzione personale su diversi soggetti ritenuti socialmente pericolosi, le cui condotte antigiuridiche si sono manifestate in svariati contesti.
Nello specifico sono stati emessi quindici “avvisi orali”, anche nei riguardi di un minorenne, intimando agli interessati di tenere una condotta conforme alla legge, tre provvedimenti di “ammonimento” nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti autori di condotte violente in ambito domestico e atti persecutori, un “foglio di via obbligatorio” allontanando per tre anni dal Comune di Crotone un soggetto residente nella provincia di Reggio Calabria arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, notificato un provvedimento di “Daspo giudiziario” disposto dal Giudice a carico di un tifoso crotonese a seguito di condanna per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive, sei provvedimenti di “divieto di accesso urbano” (dacur) di durata variabile da uno a due anni nei confronti di altrettanti soggetti denunciati per condotte violente all’interno o nei pressi di pubblici esercizi.
In particolare, le misure hanno riguardato tre soggetti denunciati per una rissa all’interno di un’attività di ristorazione a Mesoraca, altri due denunciati poiché coinvolti in altra rissa nei pressi di una sala giochi sul lungomare di Crotone ed un altro soggetto denunciato per aver partecipato ad una rissa all’ingresso di una discoteca del territorio comunale.
Inoltre, sono state formulate al Tribunale del Capoluogo del Distretto cinque proposte per l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, nei confronti di altrettanti soggetti, portatori di pericolosità sociale generica e qualificata, con particolare riferimento alla criminalità organizzata anche di tipo mafioso ed in ambito relazionale affettivo.
Emesse dalla Questura di Crotone 31 misure personali

