A difesa del porto di Gioia Tauro oggi, dalle 13 alle 14 si terrà un flash mob che vedrà la partecipazione di terminalisti, operai, imprenditori, Autorità portuale, ma anche amministratori, politici, chiesa, sindacati, associazioni di categoria, semplici cittadini.
Tutti insieme per difendere lo scalo calabrese, primo scalo di transhipment d’Italia e uno dei principali punti di riferimento del transhipment mondiale, minacciato dalle nuove direttive ambientali europee in tema di trasporto marittimo.
La direttiva europea 2023/959, che impone un aumento delle tasse per i porti europei rischia di avere, come conseguenza, lo spostamento dei traffici verso aree extra europee creando di fatto una distorsione della concorrenza e ricadute devastanti in termini economici e occupazionali.
Durante il flash mob al gate d’ingresso sarà esposto uno lo striscione, lungo 40 metri, “Il Porto di Gioia Tauro non si ferma”.
Alla manifestazione parteciperanno anche il governatore Occhiuto e il presidente del Consiglio regionale Mancuso, insieme a tanti rappresentanti istituzionali regionali e locali, e circa 50 sindaci.