Manterranno le autonomie quelle istituzioni scolastiche che passano da minimo 600 alunni a 500, e da minimo 400 alunni a 300 per i Comuni montani. Le istituzioni scolastiche di secondo grado potranno, invece, ampliare l’offerta formativa con nuovi indirizzi. È quanto emerso nel corso dell’incontro, tra il vicepresidente della regione Giusy Princi ed i rappresentanti delle province calabresi, sul dimensionamento scolastico. All’incontro ha preso parte anche il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Antonella Iunti. Entrando nel dettaglio del dimensionamento il Vicepresidente ha fatto presente che “dal Ministero non sono stati ancora comunicati alle Regioni i numeri delle autonomie scolastiche distribuiti per territorio, motivo per il quale non sarà possibile definire entro breve le nuove linee guida che riguardano il dimensionamento. I rappresentanti delle istituzioni hanno convenuto di confermare per l’Anno Scolastico 2023-24 gli attuali parametri numerici. È intento della regione aumentare i fondi per il diritto allo studio in un momento di congiuntura economica così drammatica come quella che stiamo vivendo. “Ecco perché -ha spiegato Giusi Princi- abbiamo previsto l’istituzione delle borse di studio, per le scuole di primo e secondo grado, basate sul reddito delle famiglie ma anche sul merito dello studente”.