«Quando il presidente di Enac sproloquia sull’aeroporto di Reggio Calabria dimostra di ignorare la reale situazione di uno scalo abbandonato a se stesso». È quanto afferma la deputata del M5S Federica Dieni. «Nel corso di una tavola rotonda per la presentazione di un libro – spiega la parlamentare- Vito Riggio ha affermato che “l’aeroporto di Reggio Calabria è stato chiuso perché è fallito, non perché l’ho chiuso io”. Di fronte a tali affermazioni, non sappiamo se sia più giusto sorridere o piangere amaramente. Com’è noto a tutti -ma, evidentemente, non a Riggio- il “Tito Minniti” non è affatto chiuso, ma è costretto a operare in regime ridotto (solo due voli al giorno da e per Roma e Milano) anche per via di precise scelte di Alitalia che il presidente dell’Enac dimostra di ignorare totalmente». «Le dichiarazioni di Riggio confermano, qualora ce ne fosse bisogno -aggiunge la deputata- lo scarso e quasi nullo interesse dell’Ente nazionale per l’aviazione civile nei confronti di uno scalo che serve un territorio che da Reggio si estende fino alle province di Messina e di Vibo Valentia». «Rischiano poi di essere del tutto fuorvianti – prosegue Dieni – i dati relativi al traffico passeggeri nei primi cinque mesi del 2017. Con appena 150mila viaggiatori, il “Tito Minniti” sarebbe il peggiore scalo italiano, con un calo del 17,6% rispetto al 2016. Sarebbe il caso di ricordare che queste performance negative non sono dovute alla scarsa attrattività dell’Aeroporto dello Stretto, ma al suo pianificato e sistematico ridimensionamento; sicché si è arrivati al paradosso di uno scalo che, a causa della scarsità dell’offerta, lascia a piedi centinaia di migliaia di potenziali passeggeri».