Crociere, yacht e aliscafi: masterplan da 33 milioni per Reggio Calabria

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33 milioni di euro di lavori in quattro anni circa, per dotare il porto di Reggio Calabria di un terminal passeggeri e crocieristico, di un maggiore diportismo, del cold ironing, di un po’ di ferrovia, di una pista cliclabile e di edifici riqualificati. È il masterplan del porto, firmato dallo studio di architettura genovese Alfonso Femia e presentato nei giorni scorsi.

Il porto di Reggio Calabria è strategico nei collegamenti marittimi con la Sicilia e le isole Eolie. In passato aveva numerosi servizi verso i porti mediterranei di Casablanca, Marsiglia, Ceuta, Patrasso, Zaporozhya, La Valletta e Izmir. È un porto collegato all’autostrada ma non ha un collegamento diretto stradale e ferroviario con l’aeroporto di Reggio Calabria, né con quello di Lamezia Terme e né col porto di Gioia Tauro, scalo che sta sviluppando i trasferimenti merce via ferrovia.

Il masterplan vuole colmare parte di queste lacune con una serie di interventi:
• la realizzazione di un terminal passeggeri nell’area di bacino esterno e la riqualificazione di edifici esistenti riconvertiti a uffici;
• nell’area del diporto, presso la banchina Vecchia di Levante, l’implementazione dei pontili e l’integrazione con una nuova pensilina nel bacino interno;
• una banchina per le navi da crociera, un terminal di 1,100 metri quadrati e il cold ironing;
• un attracco per i mega yacht con pontile parallelo al molo;
• il potenziamento degli ormeggi per gli aliscafi con nuovi pontili e una nuova pensilina per i viaggiatori;
• un percorso ciclo-pedonale di oltre tre chilometri connesso alla stazione di Santa Caterina tra aeroporto e città parallelo al muro di separazione della ferrovia.

Costo complessivo, 33 milioni con previsione di fine lavori entro il 2026. Risorse già tutte disponibili e finanziate: 15 milioni tramite l'”emendamento Cannizzaro”; 6,5 milioni dal PNRR per le Zone economiche speciali; infine circa 11,5 milioni dai fondi del bilancio autonomo dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto. Si prevede l’avvio delle gare di progettazione dei singoli interventi nei prossimi mesi, per poter disporre dei progetti e delle necessarie autorizzazioni entro la fine del 2023. Nel 2024 è previsto l’appalto e l’avvio dei lavori.

Un masterplan che secondo il presidente dell’autorità portuale, Mario Mega, renderà Reggio Calabria «un porto passeggeri integrato con il lungomare cittadino attraverso gli interventi di realizzazione del Museo del Mediterraneo e la riqualificazione del Rione Candeloro. Occorreva quindi elaborare una visione d’insieme per lo sviluppo che riuscisse a tenere insieme le funzioni portuali con le esigenze di fruizione diretta di quegli spazi da parte dei cittadini e dei turisti. Le soluzioni proposte consentiranno di ridurre al minimo le aree operative con limitazioni di accesso per il rispetto delle norma di security valorizzando gli altri ambiti portuali con funzioni di più diretta vivibilità. La rimozione dei silos del cemento, quasi ultimata, e la demolizione dei vecchi fabbricati esistenti alla radice della Banchina vecchia di Levante, che sarà programmata quanto prima, sono i primi segnali di un cambiamento che trasformerà il porto in un salotto della città».

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