È il Cosenza a festeggiare la promozione in serie B dopo la finale play-off con il Siena allo Stadio Adriatico di Pescara. I calabresi ritornano in cadetteria dopo 15 anni (l’ultima apparizione era infatti datata 2003) grazie alla vittoria per 3-1 sulla Robur Siena: per i lupi silani a segno Bruccini al 35′ pt, Tutino al 3′ st e Baclet al 43′ st, dopo che i toscani avevano dimezzato lo svantaggio al 28′ st con un rigore trasformato da Marotta. Festa grande a fine gara per i quasi diecimila tifosi calabresi saliti in Abruzzo per spingere alla vittoria la squadra allenata dal tecnico toscano Piero Braglia, specialista in promozioni, mentre a Cosenza partivano caroselli e cortei lungo le strade del centro cittadino. Una festa proseguita per tutta la notte per un salto di categoria, che non era certo obiettivo di inizio stagione.
APRE BRUCCINI, TUTINO RADDOPPIA E CHIUDE BACLET – Dopo un inizio di marca senese è il Cosenza ha conquistare il pallino del gioco spinti anche dall’incessante tifo dei propri sostenitori. A 10′ dall’intervallo la partita si sblocca con Mirko Bruccini che sceglie bene il tempo per l’inserimento sulla giocata dalla sinistra di un ispirato Tutino (1-0). La prima frazione si chiude con il Cosenza in vantaggio e una Robur Siena opaca e senza mordente, probabilmente anche un po’ bloccata dalla tensione. Nella ripresa sono subito i silani mettere il timbro sulla gara con un contropiede fulminante di Tutino, che realizza dopo aver fatto circa 70 metri palla al piede. Una flebile speranza per i gli uomini di Mignani la riaccende Marotta, trasformando un tiro dagli undici metri. Ma nel concitato finale, in cui i calabresi non hanno perso la testa sapendo gestire la situazione, una girata di Baclet porta in paradiso il Cosenza, facendo scoppiare la festa.
DALL’ARRIVO DI BRAGLIA AGLI SPAREGGI: LE TAPPE DELLA CAVALCATA – Sembrava impossibile e invece il Cosenza ce l’ha fatta a coronare un sogno atteso quindici anni (nel luglio 2003 fallimento e ripartenza dalla D). L’ultima promozione in B, targata Sonzogni, risaliva alla stagione 1997-1998. Ecco, dunque, le tappe di una cavalcata trionfale. La stagione 2017-2018 parte con Gaetano Fontana e Stefano Trinchera al posto di De Angelis e Valoti. Nella prima uscita, in Coppa Italia, arriva la sconfitta per 2-3 con l’Alessandria. In campionato avvio disastroso, Fontana racimola solo 2 punti e a fine settembre c’è l’avvicendamento con Piero Braglia. Il “tecnico delle promozioni” plasma la squadra su di sé e arriva il primo successo a Reggio Calabria. L’andamento resta altalenante, pesante la sconfitta per 2-1 subita a Catanzaro, ma i rossoblù escono dalle retrovie e ottengono soddisfazioni in coppa, eliminando Catania, Trapani, Lecce e fermandosi in semifinale con la Viterbese. La svolta c’è tra la fine dell’andata e l’inizio del ritorno con 4 vittorie consecutive, ma lo 0-3 con il Rende apre le contestazioni. Braglia non perde la calma e i lupi chiudono la regular season realizzando 9 gol tra Francavilla e Trapani. Il quinto posto finale consente di giocare le prime due gare dei playoff in casa. Vittoria con la Sicula Leonzio per 2-1 e 1-1 con la Casertana nei turni secchi. Nella fase nazionale si sogna: Trapani e Sambenedettese sconfitte sia all’andata (2-1) che al ritorno (0-2). Si passa dalle magie di Okereke e Tutino, ai gol di Bruccini, Mungo e Baclet. Semifinale da brividi con il Südtirol: sconfitta immeritata di misura a Bolzano, remuntada al “Marulla”, davanti a ventimila spettatori. Rete di Baclet e autogol di Frascatore su angolo di Loviso (entrambi subentrati). Due a zero e tutti a Pescara contro la Robur Siena che ha eliminato il Catania. Per il trionfo finale.