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Ottobre,15,2024

COSENZA, IL CONSIGLIERE PROVINCIALE FELICE D'ALESSANDRO SU ALTOPIANO SILANO

“L’altopiano silano è uno scrigno che conserva, ancora per molti versi intatto, un capitale paesaggistico, ricco di storia e di cultura, di inestimabile valore e di suggestiva bellezza. Un patrimonio naturalistico  che, unito alle peculiarità della tradizione agricola, artigianale ed enogastronomica locale, può e deve rappresentare la chiave di volta di uno sviluppo sostenibile  economico e sociale capace di produrre benessere e progresso per l’intero territorio provinciale e regionale. Di ciò dobbiamo tutti prendere pienamente coscienza e cominciare a lavorare per valorizzarlo al meglio, in modo da far ripartire una economia ancora troppo debole, che ha bisogno di sostegno ed incentivi”. E’ quanto afferma il consigliere provinciale con delega alle attività produttive della Provincia di Cosenza, Felice D’Alessandro, che individua in un’azione sinergica ed unitaria i punti strategici per una ripartenza dell’intero altopiano silano. “Tutela dell’ambiente, ammodernamento viario e creazione di strutture turistiche moderne  – prosegue D’Alessandro – rappresentano le priorità da affrontare. Per quanto concerne l’ambiente, il  primo punto riguarda la sua tutela e la sua salvaguardia. Bene ha fatto recentemente  il Presidente Oliverio ad accogliere il grido di allarme lanciato dai cittadini e dalle istituzioni ed a sospendere l’attività della discarica di Celico. Ora, però, bisogna andare oltre bonificando il vecchio ed il nuovo sito e chiudendo definitivamente un impianto che, oggettivamente, impedisce  ed ostacola ogni tipo di sviluppo e di crescita nell’intero comprensorio. Per quanto riguarda la viabilità è necessario far capire definitivamente all’Anas che la SS 107 è un’arteria di grande comunicazione, che deve servire soprattutto a valorizzare la bellezza e la peculiarità del Parco Nazionale della Sila.Non è più tollerabile che questa importante infrastruttura sia trascurata  e dimenticata com’è avvenuto in questi anni. Per cui, dopo la risoluzione delle problematiche legate al viadotto Cannavino, l’Anas dovrà provvedere ad  un ammodernamento complessivo dell’arteria. Non è più rinviabile, infatti, un’azione di risanamento del manto stradale che soprattutto in  inverno si presenta oltremodo insicuro e pericoloso, anche per la mancanza  di una moderna ed efficiente segnaletica stradale sia orizzontale che verticale e di un’adeguata illuminazione delle gallerie. Per  quanto concerne più specificamente le problematiche del viadotto Cannavino,  nell’incontro in prefettura, previsto per martedì prossimo, con i dirigenti Anas, chiederò un cronoprogramma dei tempi di attuazione dell’intervento  oltre che adeguate soluzioni agli attuali percorsi alternativi che tanti disagi stanno provocando nei territori attraversati e fra le popolazioni. Le località di Lorica e Camigliatello, infine, devono diventare volano di sviluppo dell’intera zona e per questo devono essere adeguatamente supportate e ammodernate, attraverso collegamenti  di trasporto pubblico adeguato alle esigenze di turisti e cittadini, soprattutto durante i periodi festivi e nelle ore serali . E’ insopportabile, inoltre, che un impianto, moderno ed attrezzato, come quello sciistico di Lorica, che doveva essere inaugurato in tutta la sua bellezza e funzionalità nella scorsa stagione invernale, rimanga ancora chiuso con  conseguenze gravissime sull’economia dell’intera zona. Su questo versante, fermo restante l’opera meritoria che sta conducendo la magistratura a cui guardo con estrema rispetto, io credo che sia arrivato il tempo di accelerare per quanto più possibile ogni atto e procedura per dare al più presto la fruibilità della struttura alla comunità ed ai turisti della Sila. Ciò significherebbe, infatti, ridare la speranza di lavoro a tanti imprenditori, giovani e meno giovani, che su quel bene hanno investito tempo e denaro ritenendolo, a giusta ragione, uno straordinario polo di attrazione  turistica”.
“In tal senso – conclude il consigliere provinciale – chiedo al Presidente Oliverio di intervenire per risolvere una situazione che al momento appare senza sbocchi; per quanto mi riguarda, invece,  promuoverò già nelle prossime settimane un incontro con gli operatori del territorio, con i quali vorrò confrontarmi su questi problemi e sulla valorizzazione dei nostri laghi, che rappresentano una miniera che noi non stiamo assolutamente utilizzando e valorizzando”.

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