Davanti al suo progettista, l’architetto di fama mondiale Santiago Calatrava, a Cosenza sara’ inaugurato il nuovo ponte intitolato a San Francesco di Paola, patrono della Calabria, e che diventera’ uno dei simboli, insieme al re visigoto Alarico, della citta’ dei Bruzi. L’Amministrazione comunale punta molto sull’effetto ritorno dell’opera, che, prima ancora che essere una infrastruttura viaria e di collegamento tra le due sponde del Crati, in un’area che diventera’ il nuovo quartiere residenziale di Cosenza, quello dei Gergeri, e’ una vera opera d’arte: la sua antenna obliqua si staglia in alto per quasi cento metri ed e’ visibile anche da fuori citta’. Le sue luci led consentono di focalizzarlo anche nelle ore notturne. L’apertura consentira’ di chiudere al traffico veicolare il vecchio ponte che sorge alla confluenza del Crati e del Busento, realizzando un altro pezzo di isola pedonale. Il fiume, dopo i lavori di costruzione di una piccola diga, si alzera’ di livello e diventera’ navigabile, per piccole imbarcazioni, creando un nuovo punto di incontro e di svago proprio nel cuore della citta’. Polemiche sul costo della cerimonia di inaugurazione del ponte. Si parla di circa 130.000 euro, una parte dei quali messi a disposizione dalla ditta che ha costruito la struttura, la Cimolai. Lo spettacolo si chiama “Il ponte che canta”. Si prevede l’esibizione di un pianista sospeso nel vuoto, che suonera’ anche musiche del cosentino Alfonso Rendano. E poi spettacolari apparizioni aeree e giochi di luce, sul quale vige il piu’ totale “top secret”. Il tutto a cura dello studio di Valerio Festi, che si e’ occupato anche dell’apertura dei XX Giochi Olimpici invernali di Torino. Il ponte e’ costato (opere accessorie comprese) circa 20 milioni di euro. E’ il ponte strallato piu’ alto d’Europa. La scommessa è che diventi un’attrattiva turistica d’eccezione.
