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Marzo,21,2025

Confiscati beni per 1,2 milioni alla cosca Gallace-Gallelli

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Catanzaro ha eseguito la sentenza definitiva del Tribunale di Catanzaro, che ha disposto la confisca di beni per un valore complessivo di circa 1,2 milioni di euro. Tra i beni sequestrati figurano due aziende edili, immobili, terreni, numerosi automezzi e conti bancari riconducibili a due soggetti affiliati o gravitanti nell’orbita della cosca Gallace-Gallelli, attiva nell’area di Badolato (CZ).

Il provvedimento rappresenta l’atto conclusivo dell’operazione “Scheria”, un’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro e dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato. L’indagine, avviata nel 2014, aveva portato nel 2015 all’arresto di sette persone con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le vittime erano imprenditori locali, tra cui il titolare di un villaggio turistico a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio (CZ), sottoposto a richieste estorsive per quasi trent’anni.

Gli approfondimenti investigativi condotti dalla Guardia di Finanza hanno permesso di ricostruire le dinamiche economiche della cosca, che operava attraverso società di copertura e intestazioni fittizie per infiltrarsi nel tessuto economico locale. Con la stessa sentenza, oltre alla confisca dei beni, è stata disposta la revoca di ogni prestazione assistenziale ai condannati e il sequestro diretto delle somme di denaro illecitamente accumulate.

L’operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata del territorio, confermando l’impegno delle autorità nel contrasto alle infiltrazioni mafiose nell’economia legale.

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