“In parte inammissibile e in parte infondato”, è stato definito dal Collegio di Garanzia dello Sport il ricorso della Reggina 1914 nei confronti della Figc e della Lega serie B contro la mancata concessione alla società della licenza nazionale, con conseguente non ammissione al campionato di Serie B 2023/2024.
Bocciato anche il Lecco, accolto il ricorso del Perugia. Ora il Consiglio Federale del 28 luglio (giorno del 67esimo compleanno di Massimo Cellino) dovrà riammettere Brescia e Perugia in serie B. Reggina e Lecco possono solo sperare nel Tar e nel Consiglio di Stato, a questo punto per una B a 22 squadre.
Il ricorso della società calabrese è stato respinto anche nella parte in cui si chiedeva annullamento della nota con la quale la Covisoc, con riferimento al rilascio della licenza nazionale, aveva rilevato a carico della società, “il mancato rispetto di alcuni dei criteri legali ed economico finanziari previsti per l’ottenimento della licenza nazionale ai fini dell’ammissione al campionato di Serie B 2023-2024”.
In serata la società amaranto ha emesso il seguente comunicato:
Abbiamo appreso con amarezza la decisione del Collegio di garanzia del Coni che ha respinto il nostro ricorso contro l’esclusione della Reggina dal campionato di Serie B.
Nel prendere atto della decisione dell’autorità sportiva, ribadiamo la convinzione di essere nel pieno diritto sancito dalla giustizia dello Stato ad essere ammessi al torneo che abbiamo conquistato sul campo e con il rispetto delle norme.
In coerenza con il percorso sin qui portato avanti proseguiremo nell’iter giudiziario, fiduciosi che l’esito finale di questa rivendicazione di giustizia renderà onore all’impegno sin qui dimostrato dalla Società e dai tifosi che in queste ore ci stanno sostenendo.