Lo spirito di Kurt Cobain può ora riposare in pace: i Nirvana hanno ottenuto l’archiviazione della causa per la foto di copertina di ‘Nevermind’, intentata da Spencer Elden, ritratto da bambino nell’iconico scatto della cover dell’album più celebre della band di Seattle, mentre nuota nudo in piscina. “Sono passati oltre dieci anni da quando Elden è entrato a conoscenza del fatto”, ha argomentato il giudice distrettuale di Los Angeles Fernando Olguin. Elden aveva accusato la celebre band grunge di pornografia infantile per l’immagine in cui da bebè inseguiva un biglietto da un dollaro appeso a un amo da pesca. Olguin ha però affermato che l’uomo ha aspettato troppo a lungo per poter accusare i Nirvana di averlo sfruttato sessualmente. Nel processo, arrivato al terzo ricorso, erano coinvolti gli ex membri della band Dave Grohl e Krist Novoselic, la vedova di Cobain, Courtney Love, diverse etichette discografiche e il fotografo Kirk Weddle, autore dell’iconico scatto di copertina dell’album forse più famoso della band. Weddle aveva fotografato il bambino nel 1991 al Pasadena Aquatic Center in California. Nella causa, iniziata nell’agosto 2021, Elden aveva parlato di stress emotivo, perdita di capacità di guadagno e “perdita del godimento della vita” e che il tutto era proseguito fino all’età adulta, ma il giudice ha respinto anche stavolta tali argomentazioni. La decisione è stata la terza di una serie e a Elden adesso sarà impossibile tornare alla carica.