Anche ad un docente precario di Crotone spetta il riconoscimento della carta del docente (500 euro all’anno) previsto dalla legge Buona scuola.
Lo ha determinato il giudice del lavoro del Tribunale di Crotone, Salvatore Marinò riconoscendo il beneficio ad un docente precario.
Il giudice ha disapplicato il comma 121 dell’art.1della legge 107/2015 (conosciuta come ‘Buona Scuola’) e ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a consentire al docente precario di usufruire dei soldi previsti dalla Carta elettronica per gli anni scolastici dal 2020 al 2023 (in pratica 1.500 euro).
La carta docente è stata prevista dal governo Renzi nel 2015 per permettere agli insegnanti, ma solo quelli di ruolo, di avere un bonus da spendere per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
La sentenza, che è destinata a stabilire un precedente anche per altri docenti precari, ha raccolto le osservazioni fatte dall’avvocato Rosario Lopez secondo cui la norma italiana – che riserva il bonus solo al personale docente in ruolo e non a quello precario – contrasta con quella europea ed anche con il principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione. In pratica non ci può essere differenza tra docenti di ruolo e precari.
“Si tratta di una ‘vittoria’ importante – ha detto Il coordinatore provinciale della Gilda di Crotone, Giuseppe Candido, che ha assistito il docente – che non solo dà ragione ai tanti docenti che oltre ad essere discriminati perché ancora non di ruolo, non potevano aggiornarsi né acquistare un semplice computer, ma riafferma il principio che gli insegnanti di ruolo e quelli con contratto a tempo determinato pari sono”.(ANSA)