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Novembre,5,2024

CAROVITA: DUEMILA EURO IN PIÙ ALL’ANNO

Gli aumenti dei prezzi di beni e servizi di prima necessità non si arrestano e già nel 2021, secondo i dati Istat hanno prodotto nuove differenze sociali sui consumi delle famiglie evidenziando la spaccatura tra i nuclei più abbienti (+6,2% consumi) e quelli meno abbienti (+1,7%). I rincari sopraggiunti in questo inizio di 2022 accresceranno divari e disuguaglianze fra famiglie e territori. Pane, pasta, farina, carne, carburanti, prodotti alimentari in genere, oltre a luce, gas e acqua, sono voci che crescono a ritmi inediti. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori aveva stimato a inizio anno un aumento sulle principali voci di spesa di +1.720 Euro. Alla luce del conflitto in Ucraina e delle tensioni sui mercati internazionali, tali aggravi sono destinati ad aumentare ulteriormente rispetto alle stime di gennaio: +2.355 euro. Una cifra destinata a salire se dovessero rimanere irresponsabilmente irrisolte le tensioni internazionali. E’ preoccupata Mimma Iannello, Presidente regionale della Federconsumatori. “L’incidenza degli aumenti che sarà uguale per tutti non avrà gli stessi effetti per tutti: per le famiglie del Mezzogiorno sarà più marcata rispetto al resto del Paese e si abbatterà come una scure su una spesa per i consumi già molto più bassa rispetto alla media nazionale. A ciò vanno aggiunti per la Calabria i dati di ulteriore flessione della base occupazionale e di ricorso a sostegni ed ammortizzatori sociali da cui deriverà un ulteriore indebolimento della tenuta dei redditi familiari che sarà ancora più marcata per le donne che subiscono forti differenze retributive e pensionistiche”. Aumenti che minano la già precaria tenuta dei bilanci delle famiglie e che per i Calabresi avranno effetti devastanti. Ancor più per i lavoratori pendolari a cui si aggiungeranno i maggiori costi del carburante.

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