“Dobbiamo guardare avanti. Abbiamo una squadra fortissima e dobbiamo dare a questi ragazzi un senso di rivalsa, ma senza guardare al passato”.
Si è presentato così Emilio Longo, neo allenatore del Crotone, alla conferenza stampa svoltasi nello stadio “Ezio Scida” insieme al presidente del club, Gianni Vrenna.
Il tecnico, 51 anni di Salerno, dopo aver ringraziato il Picerno, il suo vecchio club “perché mi ha permesso – ha detto – di mettere in mostra le mie idee di calcio”, ha spiegato perché ha accettato di allenare il Crotone. “È stata – ha dichiarato – la voglia di rimettere al centro del campionato questa società, farne una squadra identitaria che vada in campo e domini.
Dobbiamo fare riemergere la passione. Mi spingono l’ambizione e la cultura di questo popolo. Dobbiamo essere locomotore per tornare a trascinare la gente a venire a vedere un Crotone che giochi e faccia divertire”. Longo ha scelto di iniziare il ritiro da oggi nel centro sportivo e di andare in Sila per la preparazione in quota solo il 22 luglio in modo da poter parlare con i calciatori e capire le loro intenzioni: “Ci sono tanti calciatori – ha dichiarato il nuovo allenatore – che terrei. Voglio capire chi ha le motivazioni giuste ed ha voglia di avere la maglia cucita addosso. Non ho pregiudizi su alcun calciatore della rosa.
Sceglierò gente motivata che mi deve trasferire la stessa passione con cui io arrivo qui”.
Il tecnico ha ribadito la sua idea di innovare. “Se mai qualcuno capirà – ha affermato – sarà senz’altro uno come me. Per me è fondamentale come si gioca e non bisogna barattare il gioco con il risultato. Ovviamente non posso farlo da solo. Ho un sistema di riferimento, ma dobbiamo saperci trasformare in base all’avversario e serve che i ragazzi si mettano a disposizione.
Non sarò fondamentalista sugli schemi. Vorrei costruire una squadra per giocare a quattro, ma non disdegno altri moduli”.
Secondo il presidente Vrenna, “di certo abbiamo imparato dagli errori del passato e ripartiamo con nuovo entusiasmo. Vogliamo una squadra che ci faccia divertire, e che faccia calcio, a prescindere se vince o perde. Questa categoria è una palude. Io sono il primo a voler vincere, ma non deve essere un obbligo. La scelta di Longo? Appena ha iniziato a parlare di calcio, a pelle ho avuto la sensazione di avere di fronte la persona giusta e abbiamo siglato un contratto biennale per legarlo al progetto Crotone”.(ANSA)