TRUFFA AGGRAVATA NELLA LA GESTIONE DI UN CENTRO DI ACCOGLIENZA PER MIGRANTI E BANCAROTTA FRAUDOLENTA. SONO LE ACCUSE RIVOLTE A GIUSEPPE SERA E CATERINA SPANO’, GESTORI DEL CENTRO MIGRANTI. Le fiamme gialle hanno sequestrato in via d’urgenza le quote sociali e l’intero patrimonio aziendale della “Ma.Co. Costruzioni” e della “cooperativa sociale Le Rasole”. Hanno sequestrato anche due immobili, sempre a Reggio Calabria. Il valore complessivo del sequestro è di 1 milione di euro. Sequestrati anche 443 mila euro di beni, che sono l’equivalente del profitto dei reati fiscali. La vicenda parte con le indagini che hanno riguardato due società, “I Picari” e “Termoidea”. Indagini che portarono alla denuncia di 12 persone. Le due società furono dichiarate fallite, ma la guardia di finanza acquisì elementi sufficienti che fecero scattare una denuncia nei confronti di Sera e Spanò. Entrambi sono accusati di avere condotto operazioni societarie e immobiliari con chiare finalità fraudolente. Per altri 7 soggetti l’accusa è di appropriazione indebita, truffa aggravata, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Hanno prosciugato le casse e il patrimonio aziendale di quattro società (tra cui le stesse “Termoidea” e “I Picari”). Facevano spese personali con carte di credito intestate alle società fallite, hanno acquistato un immobile il cui reale acquirente era Giuseppe SERA; hanno venduto un immobile dello stesso Sera per distrarlo dal suo patrimonio. E poi ancora hanno fatto false compravendite a favore di persone giuridiche i cui amministratori erano legati tra loro e senza corrispondere alcun pagamento. La cooperativa “le Rasole” aveva sottoscritto apposite convenzioni con il Ministero degli Interni per la gestione di un centro di accoglienza per migranti. Gli amministratori attestavano l’idoneità della struttura ricettiva per il ricovero dei migranti (dichiaravano 300 posti letto invece dei 155 effettivi, dicevano di avere la disponibilità di due strutture alberghiere anziché di una sola). La ricostruzione delle fiamme gialle ha trovato sponda nella Procura che ha emesso il decreto di sequestro preventivo d’urgenza, convalidato dal GIP, ed eseguito dai finanzieri.