L’Autonomia va, il consiglio dei ministri licenzia il ddl ed ora la palla passa al Parlamento. È il primo passo formale, ma ha un valore politico perché il via libera all’unanimità da parte del governo significa che tutto il centrodestra ha condiviso il progetto del ministro leghista Roberto Calderoli (che vuole portare a termine l’iter entro un anno). «C’è il via libera definitivo e unanime del Consiglio dei Ministri all’autonomia differenziata, il cammino della riforma procede. Ora il disegno di legge si appresta ad imboccare la strada verso l’esame del Parlamento, che sarà quindi pienamente coinvolto in questo percorso. In quell’ottica di collaborazione che guida il mio lavoro fin dal principio, nel testo definitivo oggi approvato sono state inserite alcune proposte emendative degli enti territoriali, ivi compresa l’insularità. L’Italia ha una storica occasione di rinnovamento strutturale che va affrontata senza pregiudizi o ideologie, ma con pragmatismo e consapevolezza». Il ministro leghista spiega quali sono i suoi obiettivi: «Il mio obiettivo è far correre il nostro Paese come un treno ad alta velocità, superando i divari che il centralismo attuale ha cristallizzato e permettendo a tutti di migliorare nel segno dell’efficienza, dello sviluppo, della trasparenza e della responsabilità. È una sfida per il futuro e la modernità, che possiamo e dobbiamo cogliere nell’interesse dei cittadini».