Rapina impropria, danneggiamento aggravato, incendio, lesioni aggravate, violenza privata, tentato omicidio, utilizzo di oggetti atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di materiale esplodente. Sono i reati contestati a vario titolo ad un gruppo di ultras del Catania destinatari di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme ed eseguite dalla Polizia di Stato. Al centro delle indagini – condotte dagli agenti del Commissariato di Lamezia Terme e da quelli della Digos di Catanzaro in collaborazione con i colleghi delle Digos di Catania ed Enna – la sequenza di episodi avvenuti domenica 29 aprile, durante la trasferta a Matera dei sostenitori etnei per una partita del campionato di serie C. Questi ultimi dapprima si sono resi responsabili di alcune indiscriminate aggressioni ai danni di inermi cittadini nei pressi degli imbarcaderi di Messina e, successivamente, dopo aver inseguito lungo l’Autostrada A2 del Mediterraneo un’auto i cui passeggeri erano stati erroneamente scambiati per tifosi siracusani, nei pressi della stazione ferroviaria di Lamezia Terme hanno violentemente aggredito le vittime, rapinandoli di valori e oggetti personali e provocando l’incendio della parte anteriore della vettura mediante il lancio di un fumogeno. L’aggressione e’ stata interrotta solo dall’intervento di un operatore della Polfer e da altro personale giunto in aiuto. Nel corso dell’operazione, denominata “Tifo selvaggio”, agli indagati sono stati notificati anche i Daspo emessi dal questore di Catanzaro. I dettagli dell’operazione sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa alla presenza del procuratore di Lamezia Salvatore Curcio e del questore di Catanzaro Amalia Di Ruocco.